& Lettura dei Tarocchi
Tarologa professionista accreditata dall'Accademia dei Tarocchi di Carlo Bozzelli,
Gestalt Counselor regolarmente iscritta al Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti (CNCP)
La mia storia: dall'Arte all'Arteterapia, dal Counseling alla Tarologia
Oriento le persone. Ascolto. Aiuto nella pratica dei talenti, con la Mentorship talenti. Con la Lettura dei tarocchi facilito scelte e decisioni. Da dove è nato tutto questo? Dalla frustrazione. Ho trascorso tanti anni lavorando per aziende. Il seme dell'ascolto è nato qui. I miei talenti erano compressi, come anche la mia gioia di vivere. Ho stravolto tutto.
Con coraggio, con paura, ho seguito lo slancio che mi diceva "non così". Ho cambiato strada: ho scelto me. Non ho scelto me una volta sola. Ma sono stata chiamata a farlo (come tutti) a più riprese. A quel punto è nata la carriera. Fatta di contemplazione della vita, comprensione delle sue regole, prima attraverso l'Arte e l'Arteterapia. Poi attraverso la relazione d'aiuto, il Counseling, la Mentorship, e la Lettura dei tarocchi.
Parto dall'Arte: è il canale migliore per conoscere chi siamo. Possiamo ascoltarci senza giudizio. Addentrarci alla ricerca di ciò che ci fa bene. Artista, Arteterapeuta sono state le prime parole chiave della mia storia. Oggi ho portato questa essenza creativa nella lettura del Tarot, e nel Counseling online. Ricreare sé stessi: questo è il punto.
L'insegnamento dell'arte: tutelare il processo creativo
L'Arte mi ha insegnato l'ascolto profondo dei processi creativi della vita. Restare fedele al processo creativo è qualcosa che pratico anche nelle consulenze di ascolto, il Counseling online. Abbiamo bisogno di fidarci della pratica, e di liberare la creatività che conteniamo.
Restando presenti a noi, nel dialogo della relazione d'aiuto, instauriamo un discorso profondo con l'esistenza. Qui, il mio impegno verso gli altri è una promessa di concretezza. Lavoro, progetti, orizzonti di vita che cambiano: sono il mio terreno di gioco, dove mi muovo con una buona dose di senso pratico.
La dimensione del laboratorio e la passione per lo studio mi hanno portata ad appronfodire le risorse dell'Arte come conoscenza di sè, attraverso il mondo dell'Arteterapia. La scrittura è stata uno degli strumenti che più ho utilizzato (dal 2014 a oggi) a fianco della pittura. Adesso faccio meno laboratori. Ma ho un'officina creativa nella testa quando mi occupo di Mentorship talenti.
Ho condotto laboratori per ragazzi, persone adulte, piccoli e grandi gruppi di lavoro. Sono rimasti i miei ricordi preferiti. Oggi, il mio laboratorio è l'ascolto, ma ache la messa a terra di nuovi inizi creativi con la Mentorship talenti.
Non ho avuto un percorso sia stato noioso. Sono cambiata restando fedele al valore dello studio. Ho approfondito la mia espressione creativa. Questo cammino è servito per mettere al mondo il mio modo di orientare le persone nel loro viaggio del talento.
Quando ho iniziato a orientare le persone col Counseling e la Mentorship Talenti, la mia pratica creativa si è trasformata. In questa fase ho dovuto imparare ad abbandonare le forme espressive che non andavano più bene per il mio scopo, come l'Arteterapia. Solo così ho potuto calarmi completamente in nuove modalità d'aiuto.
Nel frattempo, nel silenzioso Parco dell'Uccellina, in Toscana, ho cominciato a scrivere La misura del talento. Questo libro resta un manuale filosofico, pratico per iniziare il viaggio verso l'espressione personale dei talenti. Obiettivo del saggio: aiutare le persone ad ascoltare i messaggi dei propri talenti.
Ma poi è successo altro.
Per caso, mossa dal desiderio di immergermi nella natura, scrivere nella calma, mi sono trovata nelle terre colpite dal terremoto del 2016/17. E ho ascoltato 138 comuni. Questa è una storia che non può starci, in un sito. A dire il vero, la cosa si è fatta così grande da aver trasformato la mia intera esistenza.
Ho ascoltato le persone terremotate per un anno e mezzo. Ho scritto un libro d'inchiesta. Ho cercato, nel mio piccolo, di evidenziare le conseguenze del trauma, dell'abbandono e del non ascolto di questi territori. È successo tutto all'improvviso.
Sono approdata alla Camera dei Deputati per spiegare il complesso tema dell'assenza di comunicazione in materia di terremoto. Ho presentato una Dichiarazione dei diritti umani nel terremoto, che ho scritto con dedizione. Poi ho cercato anche di tornare alla mia vita 'di prima'. E non è stato semplice.