Hai capito che una lettura dei tarocchi può fare al caso tuo. Vuoi chiarirti le idee su una situazione affettiva, lavorativa, o legata alla tua quotidianità.
Ma non hai bene in chiaro che domande fare ai tarocchi.
Hai piuttosto una vaga idea di ciò che vorresti sapere: vuoi sapere se l’altra persona ti ama. Oppure, se restiamo in ambito lavorativo, vorresti sapere se fai bene a lasciare un lavoro per un altro. Bene. Ma come formulare la domanda corretta?
Domande da fare ai tarocchi: non devi pensarci tu
Molte persone sono convinte di dover trovare da sole le proprie domande. Errore. Devi sapere che la formulazione della domanda corretta non è qualcosa che puoi fare da te, in autonomia.
La formulazione della tua domanda richiede la mia presenza, e ti spiego per quali ragioni.
Come tarologa ti aiuto a costruire la domanda migliore per te
Quando formuli domande "da te", quindi in autonomia, tendi a formulare la domanda al futuro, tarando la tua richiesta sul bisogno di ricevere conferme più che smentite, o verità profonde.
Una buona domanda, invece, deve poter portare a galla una serie di verità (comode e scomode) che ti permettono di avere una lucida visione sulla realtà dei fatti.
Magari le domande che vuoi fare ai tarocchi sono simili a queste:
Tornerà con me?
C’è futuro per noi?
Sarò scelta/scelto per quel posto di lavoro?
Queste sono domande che si basano sulla speranza, e non sul bisogno di chiarezza. Ecco, infatti, perché sarebbe meglio rivedere queste domande.
Ti faccio un esempio:
È giusto per me sperare in una ripartenza della relazione?
Faccio bene a investire in questa relazione?
Il nuovo posto di lavoro che sto valutando è adatto a soddisfare le mie esigenze?
Che domande fare ai tarocchi: lo vediamo insieme
Devi sapere che all’inizio di ogni consulenza tarologica (altro modo in cui possiamo chiamare la lettura dei tarocchi) sono io stessa ad aiutarti nella formulazione della domanda. Non devi pensare tu alla domanda, prima della consulenza.
Piuttosto, devi lasciarti aiutare. Pensa solo a rilassarti.
Quando i miei clienti entrano in consulenza, faccio loro alcune domande introduttive. Mi servono per fare focus sul problema.
In relazione al problema, sono io stessa a chiedere alla cliente o al cliente: "qual è il tuo bisogno, in questa contingenza?".
In base alla risposta della persona formulo alcune ipotesi di domande, e chiedo alla persona se queste le risuonano. Le domande da fare ai tarocchi devono essere molto precise. E, perché siano davvero tali, vanno costruite dalla tarologa, dopo un primo dialogo insieme al/la consultante.
Domande costruite a tavolino
Le domande da fare ai tarocchi sono dei piccoli capolavori, secondo me. Ogni parola deve essere funzionale all’esigenza della persona. E deve anche essere una sorta di calamita per alcuni arcani.
Lettura tarocchi: la domanda è composta da parole chiave
La domanda giusta contiene delle parole precise, quelle che richiameranno arcani ben precisi, o no. E questo determinerà l'ottenimento della risposta che cerchi.
Esempio. Una consultante vuole sapere se riuscirà a cambiare casa. Ne ha vista già una, che le piace molto, settimana scorsa, ma non sa se può fare al caso suo.
Come chiedere ai tarocchi: con precisione!
A partire da questa contingenza, va da sé che, nella domanda, non possono mancare alcune parole, come: casa, giusta, scelta, nuova.
Quindi la domanda può suonare così: è giusta per me la nuova casa che mi piace e che ho visto settimana scorsa?
Questa sì, che è una domanda che spacca il capello in due, e che ci consente di capire il da farsi. Sia in un modo che in un altro.
Molto probabilmente, se questa consultante si fosse trovata a dover formulare da sé la domanda, si sarebbe limitata a chiedere (in modo approssimativo):"riuscirò a cambiare casa?". Avrebbe ottenuto ben poco.
Che domande fare ai tarocchi: lasciati guidare
In ogni ambito, e qualunque sia il motivo per cui desideri chiedere una lettura dei tarocchi, il consiglio è sempre quello di lasciarti guidare da me.
Non fare le cose da te. Non prepararti domande, prima della lettura dei tarocchi.
Lo dico perché, se mi permetti di ascoltarti, a inizio della consulenza, saprò intercettare il punto su cui fare davvero chiarezza, e trovare la giusta domanda per te.
Se prepari le domande da fare ai tarocchi da te, e prima dell’ora di consulenza, potresti buttare via tempo e soldi indagando uno spettro sterile del problema.
Invece, le mie domande saranno coraggiose, e ti porteranno al cuore del problema. Questo ci consentirà poi di trovare anche le risposte utili per poter andare oltre la tua difficoltà.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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