Il Counseling online può aiutarti in tanti momenti difficili della tua vita, sia personale, che di coppia.
Counseling: ti supporto in ogni momento difficile
Se attraversi un momento difficile è sempre importante parlarne con chi sa come funzionano le relazioni. E, un Counselor, è soprattutto un professionista delle relazioni.
Nella complessità delle relazioni
Il supporto professionale può sostenerti quando devi affrontare una crisi di coppia, ma anche quando senti il bisogno di elaborare la fine di una relazione, per prepararti al nuovo.
Prima di tutto però è importante capire se ti trovi in una relazione che sta per finire.
Le fasi di una relazione che sta per finire
Anche le relazioni più stabili o romantiche possono attraversare periodi di cambiamento e turbolenza. Ma questi momenti di crisi sono davvero un segnale della fine?
Quando una relazione si avvicina alla sua conclusione, spesso passa attraverso diverse fasi. Riconoscere e comprendere queste fasi può aiutarti a riconoscere e accettare la fine del rapporto, con maggiore consapevolezza.
Vediamo quindi insieme le principali fasi di una relazione che sta per finire.
1. Insoddisfazione e malcontento
La prima fase di una relazione che sta per finire è spesso caratterizzata da un senso crescente di insoddisfazione e malcontento. A volte questo malcontento non è evidente. Penso a tutte quelle persone che mi dicono: "il rapporto sta cambiando in peggio, ma non so come dirglielo."
Questa fase di insoddisfazione e malcontento si riconosce perché si tende a diventare ipercritici nei confronti dell’altra persona.
Ad esempio, i difetti e i problemi che in passato venivano ignorati o tollerati, oggi sono fonte di grande fastidio. Si tratta di un momento che può essere accompagnato da una mancanza di comunicazione e dalla sensazione che qualcosa non funzioni più come prima.
2. Conflitti e disaccordi
L'insoddisfazione latente può portare a un aumento dei conflitti e dei disaccordi. E, in ogni caso, questo è il principale motivo per cui dovremmo sempre cercare di parlare con l’altra persona, esprimendo l’insoddisfazione in tempi di pace.
Là dove questo non avviene, le discussioni possono diventare più frequenti e intense, mentre le piccole incomprensioni possono trasformarsi in grandi litigi.
In questa fase, le divergenze di opinioni tra i partner diventano più evidenti e la pazienza reciproca inizia a diminuire.
Spesso i conflitti non vengono risolti in modo costruttivo, perché magari la coppia non ha mai lavorato sulla propria comunicazione.
Nei casi delle coppie in cui la comunicazione è sempre stata messa in secondo piano, i conflitti si accumulano, alimentando ulteriormente il malcontento. A questo punto, il disaccorto agisce fisicamente sulla coppia, e non solo emotivamente, portando distanza emotiva.
3. Distanza emotiva
Con l'aumento dei conflitti, i partner possono iniziare a creare una distanza emotiva tra di loro. Questa fase è caratterizzata da un'assenza di intimità emotiva e fisica, con uno o entrambi i partner che si ritirano nel loro mondo interiore, per evitare il dolore del confronto, ma anche la rabbia della non accettazione.
In una coppia in crisi, ma non in via definitiva di separazione, alla distanza segue una riconciliazione e una riconferma reciproca della coppia. Non è così, quando la distanza emotiva è quella di una coppia intenta a separarsi.
Attenzione. Il mio consiglio, più che mai a questo punto, è sempre quello di contestualizzare il significato della parola “distanza”, situazione per situazione.
4. Riflessione e dubbi
Durante questa fase, i partner iniziano a riflettere seriamente sul futuro della loro relazione.
Possono sorgere dubbi profondi e domande esistenziali:
"Ma sei davvero tu, la persona con cui voglio passare il resto della mia vita?"
"Possiamo superare queste difficoltà?"
"Saremo mai felici insieme?"
La riflessione non sempre porta a una risposta chiara sul da farsi. Tant’è che, sono tantissime, le coppie che restano insieme per l’incapacità di separarsi. E – va detto – restano insieme a qualunque costo.
È soprattutto in questi frangenti, che può servire un Counselor, perché garantisce tutto il supporto necessario per prendere in mano la situazione, e capire come perseguire il proprio bene.
5. Discussione della separazione
Se i dubbi persistono e la situazione non migliora, i partner possono iniziare a discutere apertamente della possibilità di separarsi.
Questa fase è spesso molto dolorosa, poiché entrambe le parti devono affrontare la realtà della fine della loro relazione. Le conversazioni possono essere emotivamente cariche di rabbia e difficili.
In questa fase è necessario chiarire i sentimenti e i desideri di entrambi i partner. Per questo può essere necessario fare chiarezza prima in te, e poi in relazione all'altra persona.
6. Decisione e separazione effettiva
Una volta presa la decisione di porre fine alla relazione, i partner devono affrontare i preparativi pratici per la separazione. Decidere di separarsi è la fase più complessa.
Possono manifestarsi delle resistenze al cambiamento, e non tanto perché ci siano vere e proprie speranze di una riappacificazione.
La separazione effettiva può essere rimandata perché coinvolge diverse sfere legate alla quotidianità, fra cui compaiono affetti e oggetti in comune.
Questo può includere la divisione delle proprietà, la pianificazione della custodia dei figli (se presenti nella coppia) e la gestione delle questioni finanziarie. Non ha senso vivere questa fase addossando all’altra persona delle colpe, o lasciando parlare la rabbia.
Questa fase richiede infatti una grande dose di maturità e cooperazione, se possibile. Per rendere questo passaggio più agevole ha senso, anche qui, chiedere aiuto al Counselor, come figura esperta nella comunicazione relazionale.
7. Elaborazione e guarigione
Dopo la separazione, inizia il processo di elaborazione e guarigione. Entrambi i partner devono affrontare il dolore della perdita e lavorare per ricostruire le loro vite individuali.
Questa fase può essere lunga e impegnativa, ma è anche un'opportunità per crescere e imparare dalle esperienze passate.
Con il tempo, la guarigione porterà a una nuova comprensione di sé stessi e dei propri bisogni relazionali. Non c’è alcuna sconfitta o fallimento, nel vedere la fine di una relazione.
Ma dobbiamo fare i conti con l’amarezza, la fatica di ricostruirci interiormente, e anche strutturalmente, nella vita di tutti i giorni.
Counseling: non avere paura di chiedere aiuto
La fine di una relazione è sempre un momento difficile e doloroso, ma riconoscere le diverse fasi di questo processo può aiutare ad affrontare questo viaggio con maggiore consapevolezza.
Ogni fase può portare con sé momenti di grande disorientamento che, se non elaborato, esonderà anche nelle altre parti della vita. Ad esempio, in quella professionale e sociale.
Non affrontare la crisi di coppia in solitudine.
Qualunque sia la fase che vivi, richiedi supporto per capire a che punto sei, del tuo cammino di vita, e come puoi andare avanti, accettando ciò che è.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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