Parliamo di relazioni di coppia, in 3 contingenze evolutive dell’incontro a due:
Inizio della relazione
Coppia matura
Rottura della coppia
Relazioni: spesso il corpo è immaginato o idealizzato
In ciascuna di queste 3 fasi il corpo svolge un ruolo determinante, e spesso sottovalutato. Ancora peggio, a volte si tende a idealizzare il corpo del compagno o della compagna-
Ne parlo, perché le persone che arrivano da me in consulenza, sono sempre più propense a pensare la relazione, dimenticandosi per strada il ruolo del corpo. Cercherò di ampliare l’orizzonte.
Inizio della relazione
In questa fase, il corpo è sottovalutato, anche quando crediamo di considerarlo come punto di riferimento per cogliere la bontà dell’incontro con l’altro:
Le persone che si conoscono via chat (e le chat, oggi, vanno alla grande, per portare però a dei signori disastri) omettono spesso: l’annusarsi, la possibilità di conoscersi attraverso quei movimenti prossemici che facilitano la scelta
Molti ignorano quello che è il ruolo della chimica. Serotonina, dopamina, estrogeni, testosterone ci mandano letteralmente fuori di testa, nei primi mesi. E nessuno ci educa alla conoscenza dell’amore, anche a partire dalle reazioni basiche del corpo (quelle che a volte chiamiamo erroneamente amore)
Coppia matura
La coppia matura dimentica spesso le proprie sfide: portarsi avanti, riscrivendo sempre il proprio equilibrio, per non cadere nella monotonia o nella trascuratezza emotiva.
Anche in questo caso, includere il corpo è determinante. Lo facciamo spesso in negativo, quando uno dei partner ingrassa, o cade in malattia.
Ho notato che le persone si dimenticano completamente del corpo come scoperta. Resta inutilizzato, poi, il patrimonio chimico degli ormoni e dei neurotrasmettitori, che possono funzionare come collanti, nei momenti di stanchezza.
Rottura della coppia
È la fase in cui il corpo subisce, secondo me, i maggiori scuotimenti.
Il corpo ci rivela la mancanza dell’altra persona, dentro di noi. Lo trovo incredibile, perché in questa fase ci accorgiamo quanto il corpo dell’altro sia nelle nostre cellule.
Ho notato che, le persone che sono in una fase di rottura (incontrovertibile, intendo) hanno bisogno di rieducarsi a essere uno anziché due.
Come ci si disintossica dall’odore dell’altra persona? Come si impara a fare a meno della sua presenza, nello spazio, anche quando la storia è stata virtuale? Mi pare che nessuno ci pensi.
Beh, questi sono solo alcuni degli aspetti che tocco, insieme alle persone che iniziano un percorso di Counseling con me.
Avevi mai pensato al corpo in questi termini? Quanto lo includi, nelle tue relazioni? Lo trascuri?
Ps. Se parliamo di relazioni e violenza, beh, abbiamo fatto tardi.
Più che sensibilizzare le persone a cosa succede quando diamo il peggio, credo sia ora di aiutare le persone ad apprendere l'arte delle relazioni per-tempo.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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