La risposta è subito un sonoro "no". I tarocchi non attirano né energie negative né spiriti (mi è stato chiesto anche questo). E la lettura del tarót non è un fatto negativo che può in qualche modo nuocere alla persona o ledere la sua armonia.
Lettura dei tarocchi: capire cos'è davvero
Ma la domanda più bizzarra che mi è stata fatta di recente sui tarocchi è questa: "i cristiani possono farsi fare la lettura dei tarocchi?". Assolutamente sì, perché non abbiamo a che vedere con uno strumento demoniaco e nemmeno con una pratica di stregoneria.
Lettura dei tarocchi: perché tutti questi pregiudizi?
L’idea che i tarocchi possano attirare energie negative è ancora oggi molto diffusa. Caspita! Siamo nel 2023: com'è possibile?
In sede di lettura, c'è una frase, detta da tanti nuovi clienti, che esprime bene lo stato delle cose: "è la prima volta che faccio una cosa del genere". Quale 'cosa del genere’? Che ‘genere’?
Non c’è niente di male, nel farsi leggere i tarocchi. E, per certi versi, potrei stupirti: la lettura è paragonabile ad una seduta di psicoterapia.
La differenza? In psicoterapia servono svariate sessioni, per arrivare a toccare il cuore del problema. Nella lettura dei tarocchi, invece, è tutto chiaro già al primo incontro.
I pregiudizi sono generati dalla cartomanzia e dal cattivo uso dello strumento
Purtroppo, le cattive voci relative ai tarocchi, hanno cavalcato il tempo, e sono arrivate fino a noi. Di chi è la colpa? No, non dei tarocchi, ma di chi li usa in malo modo, creando, così, i pregiudizi peggiori. Peccato. Perchè si tratta di uno strumento sacro. Lo scopriremo tra poco.
Lettura dei tarocchi: i danni della cartomanzia
È colpa della cartomanzia quindi se, i tarocchi, sono visti come strumento di maghi e fattucchiere. Questi soggetti truffaldini, non solo millantano poteri speciali (tarocchi a parte) ma usano il tarót (come tanti altri strumenti: pendolo, oracoli, ecc…) per irretire le persone e soggiogarle.
La vera ‘energia negativa’ deriva dalla cattiva intenzione delle persone. Ed è da questa, che dovremmo seriamente guardarci. Non dai tarocchi che, in sé e per sé, sono un libro sapienziale antichissimo attraverso il quale è possibile conoscersi e capirsi.
Forse anche tu sei vittima di un pensiero magico
Ma cosa sarebbero, poi, queste non ben definite energie negative tanto temute dalle persone? E da dove dovrebbero arrivare, gli spiriti, esattamente? Anche dietro a queste semplici domande, si cela un cono d’ombra da illuminare.
La persona che crede in una 'ignota energia negativa' sposa inconsciamente un pensiero magico e superstizioso che la rende, più semplicemente, ottusa e bigotta.
Non dovremmo invece prendere sotto gamba la cattiveria, ovvero il male come insieme di azioni concretamente nocive. Ed ecco che, ancora, si torna piuttosto ad indagare il fine: i tarocchi sono utilizzati per soggiogare, o per liberare?
Lettura dei tarocchi: arma o strumento?
Chi teme il mazzo del tarót, credendo sia uno strumento rituale da streghe, in realtà, nemmeno si accorge di cader vittima di una forma-pensiero viziata, paradossalmente, da ciò che egli stesso vorrebbe allontanare: qualcosa di oscuro.
Ogni utensile del quotidiano, inoltre, può essere strumento o arma. Basti pensare alla tecnologia e al suo utilizzo. C’è chi ne è totalmente dipendente, e chi invece la usa per promuovere la propria attività sfruttandola al meglio.
Fatta questa breve divagazione, è importante capire che, non solo è un grande abbaglio, pensare male del tarót. Ma ci si sta sedendo proprio dalla parte di ciò che è falso.
I tarocchi sono un linguaggio antichissimo, e un testo sacro
Lo stesso Philippe Camoin associò il tarót alla Bibbia, rivelando per la prima volta la radice cristiana di alcuni arcani. Andiamo quindi a scoprire insieme i due arcani principali in cui vi è un evidente rimando alla Bibbia.
Nell’arcano Le iugement (Il giudizio) è raffigurata la resurrezione del Cristo sul Golgota.
In Le monde (Il mondo) vi è un chiaro rimando al Cristo in mandorla accompagnato dai quattro evangelisti.
Questi sono solo alcuni, dei tanti dettagli che collegano il libro del tarót (e non ‘i tarocchi’) alla religione cristiana. Inoltre, nel libro del tarót non vi è solo un chiaro rimando al cristianesimo, bensì a tutte le religioni del mondo.
Lettura dei tarocchi: il nome del Tarot
Nota a margine. Siamo noi italiani, ad aver ribattezzato il tarót ‘i tarocchi’, italianizzando un termine che, di per sé, ha radici antichissime (di cui al momento non parlerò per non aprire troppe parentesi).
Da questo ‘mendace battesimo italiano’ del termine tarót, nasce poi tutto il grande fraintendimento per cui le persone cadono in una serie di menzogne madornali.
Il fraintendimento è così ampio e profondo che, anche nelle ricerche fatte tramite Google, o Wikipedia, si incappa proprio in una lunga serie di approssimazioni per cui i tarocchi sarebbero carte da gioco o da divinazione.
La cosmogenesi e il senzar: da dove arrivano le immagini dei tarocchi
Madame Elena Blavatsky, filosofa e grande esoterista antroposofica, è stata la prima donna a ricondurre il tarót alle sue origini.
Il mazzo di carte è solo un supporto, infatti. Ed è piuttosto il supporto strategico e visivo del linguaggio primordiale della vita: il senzar.
Dal senzar, per cosmogenesi (la derivazione originaria del cosmo, razza umana inclusa) sono nate tutte le religioni del nostro mondo. Non è infatti un caso: ogni religione ha un canone che la statuisce. Tutte le religioni si sviluppano e si strutturano sulle radici cosmogenetiche del linguaggio senzar.
Tarocchi: il mazzo di carte è solo un supporto
Il linguaggio ottico raffigurato in ogni arcano dei tarocchi (continuiamo a chiamarli così, ma solo per pura ‘comodità linguistica’) è il corpo stesso del senzar per immagini.
Il tarot: cos'è veramente
Fatto questo lungo giro, dobbiamo quindi chiederci cosa sia, il tarót, con i suoi 56 arcani minori e i suoi 22 arcani maggiori. Abbiamo visto cosa non è. Ma in pochissimi sanno davvero cosa sia.
Il tarót è il linguaggio originario della vita, il linguaggio su cui la vita, tutta, nelle sue fasi primordiali, si è strutturata. Il mazzo rappresenta la lingua del senzar, ma in modo visivo e pittografico, attraverso gli archetipi. Ed è quindi il libro della Vita (la sua stessa voce) al nostro servizio.
I tarocchi servono per ascoltarla, l'esistenza, ogni volta che siamo intenti a prendere una decisione determinante per noi, e ogni volta che dobbiamo chiarirci le idee sullo scenario quotidiano che attraversiamo. Ora con dolore, ora con paura.
È un dispensatore di conoscenza, 'il mazzo', che si attiva grazie al meccanismo quantico della sincronicità e che, essendo al servizio delle nostre vite, dispensa – ad ogni domanda – le giuste soluzioni e le giuste azioni da mettere in campo. Altro che energie negative.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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