Mi prendo cura del mondo attraverso il mio mondo
Aggiornamento: 6 apr

In questi anni ho seguito una marea di formazioni, e ho cercato instancabilmente quella cosa che potesse mettere pace alla mia ricerca.
Come mi era parso d'intendere all'incirca 20 anni fa (quando ho iniziato a rivoluzionare la mia esistenza) la ricerca è molto vicina ad una sana inquietudine, e a un senso di non-finito che non serve completare. Perchè non finiamo mai, di essere alla ricerca.
Oggi vorrei rivolgermi agli insoddisfatti, alle insoddisfatte, a coloro che sono fermamente convinti che non si stanno trovando. Fermi tutti, non c'è nulla da cercare. Al massimo, c'è una soglia interiore da attraversare, per far vivere la propria espressività. Basta un lavoro che ci piaccia.
Ascolta l'inquietudine
Chi è in cerca (di sè, di una comprensione, di un orizzonte che valga la pena di essere vissuto) è letteralmente affamato, affamata. Più che 'cercare la pace', pare in costante confitto con sè stesso, all'inizio della storia. Ma è un'illusione a cui prestare molta, molta attenzione.
L'inquietudine è un invito al viaggio dentro il proprio mondo. Chi vuole curare la propria inquietudine, chi vorrebbe "calmarla", blandirla, farla meditare (sì, includo anche questo) sta placando l'irrequietezza del processo creativo.
Basta respirare e praticare il respiro consapevolmente, per dissolvere l'ombra delle nostre paure. Ma la percezione vivace della ricerca resta, di sottofondo, come un impulso da approfondire per sempre.
Se abbiamo il coraggio di non addomesticare l'inquietudine, iniziamo il viaggio nel nostro mondo. Ci aspettano i talenti, tutti ingarbugliati e attorcigliati tra loro. Se ascoltiamo l'inquietudine, ci avviamo a un ordine naturale. Questo, è il risultato finale del processo creativo di noi stessi e noi stesse.
In questi anni ho cercato una e molte più insegnanti che mi aiutassero a capire la vita. Sopresa! Mentre mi sono state proposte le teorie più bizzarre, mi sono resa conto che, in verità, era già tutto qui.
Qui dove? Nei processi dell'arte e della creatività. Dipingendo per 18 anni, ho preso dimestichezza con le regole della vita, e con il suo processo creativo: caos, inizio dell'esperienza, profondità, scelta di una strada, emersione dal processo, esarcebazione di un risultato o di una forma vivente, calma e fine, pace.
Quel metodo che cerchi è la vita
Se cerchi qualcosa che ti aiuti a vivere il tuo mondo, e vuoi un metodo, prova a farti questa domanda: non è che, per caso, quel metodo è la vita? E quali regole la animano? Forse, sono le stesse che puoi utilizzare per ascoltarti, orientarti, esprimerti.
Studiando per anni embriologia, e i processi di crescita dell'embrione umano, ho rintracciato alcune regole di vita, che oggi compongono il mio approccio all'orientamento e all'ascolto. L'ho chiamato Approccio Embriologico.
Ti ho raccontato queste buone regole di vita nell'articolo precedente. Sono solo alcune, e sono quelle che ti permettono (non di risolverti ma) di fare un buon viaggio, mentre scopri il tuo mondo.
Basta prendersi cura del proprio mondo
Quando abbiamo il coraggio di credere a noi stessi, e prenderci 'in carico', allora troviamo la via. E questa la via: per trovarsi, basta prendersi cura del proprio mondo, iniziare a conoscerlo, sapendo che non sarà mai tutto lì, tutto dato in un paio di passi. Se no, che viaggio sarebbe?
Se di viaggio stiamo parlando, dobbiamo mettere in conto che è lungo quanto il nostro intero sviluppo, ovvero tutta una vita. Chi ha un negozio, chi ha un centro olistico, chi ha un atelier, chi ha sè, può prendere il proprio luogo e dirlo ad alta voce:
Mi prendo cura del mondo, attraverso la cura del mio mondo, che è la mia pratica dei talenti, che è il mio viaggio alla loro scoperta. Prendendomi cura di me, attraverso quell'inquietudine di cui non riconoscevo lo scopo e l'origine. Lo scopo, l'origine, il viaggio, sono io.
Legata alla cura del nostro mondo, c'è l'incontro con gli altri, la scoperta infinita dei nostri talenti, il viaggio di cui fare esperienza. Chi non si trova, sta forse desiderando i talenti altrui?
Chi non si trova, vorrebbe evitare l'impegno di sè?
Se hai bisogno di un aiuto per orientarti al tuo mondo, sappi che è normale, ma scegli bene da chi farti aiutare. Io ci sono, se lo vuoi. Ti accompagno all'ascolto, senza prendere il tuo posto, ma portandoti verso il tuo posto. Non oriento in base alle mie regole, ma in base alle regole della vita.
Siamo qui per prendere posto, riempirlo della nostra presenza, condividere con gli altri i frutti della nostra ricerca. Non è una passeggiata, è un viaggio con le sue salite e i suoi panorami mozzafiato. Non credi che sia tempo di ascoltarti?