L’altro giorno stavo parlando con un caro amico. Ci siamo ritrovati a fare l’elenco delle cose che sciupano una relazione, e in generale l’amore.
Relazioni: cosa sciupa l'amore?
Mi è piaciuta una sua affermazione, che condivido qui: «... gli italiani sono dei cagnolini: hanno sempre bisogno di qualcuno che li controlli, e che li faccia sentire al guinzaglio, altrimenti non sentono di stare insieme a qualcuno».
Devo spiegare la sua affermazione.
Può sembrare brutale, ma ha purtroppo un riscontro col reale. Non tanto nella definizione degli italiani come cagnolini. Ma per il fatto che, sempre più persone si comportano come se volessero un guinzaglio, nella relazione. Penso alle persone che spesso incontro in consulenza. C'è un cappio che imbriglia all'altro, in modo reciproco.
Appena, nella nuova coppia, non sente gelosia, pressione, possesso, le persone relazionalmente deboli vanno nel panico. Scatta la percezione di non essere amati.
La maggior parte delle persone scambia il possesso per amore
Non so perché ma le persone hanno fatto dell’amore distorto una norma. Se non c’è possesso, la coppia non esiste (sembra essere questo, il nuovo assunto).
"Se non mi dice dove va, allora non mi ama davvero". "Se non mi dice tutto, non è amore". "Si comporta in modo misterioso!". Questa è pura follia, perché un atteggiamento simile erode gli spazi dell'indipendenza, vero pilastro della coppia (saper stare insieme, ciascuno a partire dal rispetto dell'individuo, coi suoi spazi e tempi).
Relazioni: è ora di educarsi a una libera reciprocità
In media, sono pochi gli individui educati alla fiducia, alla reciprocità e alla libertà, nella relazione. Le conseguenze si vedono. Mi riferisco ai femminicidi, ma anche a tutte quelle prosciuganti chat con cui le persone si esercitano pressione l'un l'altro.
Riscontro io stessa che, soprattutto nelle coppie italiane, trionfa il bisogno di possedere… o di essere posseduti dall’altro. "Se non mi scrive vado in ansia". "Ci sentiamo tutti giorni, anche per ore".
Il modello di coppia di oggi è composta da individui sempre più attaccati, e ossessionati dalla persona che frequentano.
Relazioni: serve equilibrio, fin da subito
Alcune relazioni sono impostate quasi esclusivamente sulle chat, che rafforza sì il senso di vicinanza, ma solo se la relazione è già matura nella realtà, ed è equilibrata a partire dal mondo reale.
Il ruolo della chat, nella relazione
La chat diventa un’arma a doppio taglio quando viene scambiata per il fondamento della relazione. O quando diventa un modo per controllare la persona, inserendosi ossessivamente nella sua quotidianità.
Serve smascherare la possessività fin da subito, cercando di bilanciare il tempo passato al telefono, con quello trascorso insieme.
È necessario educare l’altra persona (ma anche sé stessi) a dei "pieni" e a "dei vuoti". Ovvero: ci si sente, e poi si lascia spazio anche al silenzio.
È indispensabile evitare di saturarsi subito, soprattutto quando la relazione è ai suoi esordi. Perché è facile fare grandi affermazioni (soprattutto via chat) che appesantiranno la coppia con aspettative impossibili.
Come evitare di essere manipolati, e di manipolare
Il primo passo è quello di evitare di riempire tutta la propria vita con la presenza dell'altra persona, soprattutto nel giro di breve tempo (ma, in ogni caso, sempre).
Più gli incontri sono veloci e intensi fin da subito, più c’è il rischio che si saltino quelle tappe necessarie per costruire una vera intimità.
"Ci siamo detti tutto subito delle nostre vite" – bene, questa è la strada perfetta per l’inferno.
La confidenza nata dopo 1 mese di chat al telefono è uno dei campanelli d’allarme delle relazioni manipolatorie. Il "ti do tutto subito" corrisponderà ben presto con al "ti chiederò tutto di te, in tempi brevi. E se non mi darai tutto, vorrà dire che non è amore."
Evitiamo quindi di bruciare le tappe, di chattare per ore, anche quando il clima è sereno. Lasciamo gli argomenti per l’incontro dal vivo.
Evitiamo grandi promesse d’amore subito, a cui poi, per forza, faranno seguito mille passi indietro, e logiche ritrattazioni di chi ha parlato troppo.
"Avevi detto che..."
Cerchiamo di non chiedere rassicurazioni a una persona che è nella nostra vita da soli 2 o 3 mesi (ma anche 6).
Tutti questi eccessi sono vie per cui poi passerà: un atteggiamento richiedente, la richiesta di un legame che deve essere garantito per quello che è stato detto (e non per quello che si è vissuto davvero insieme).
Relazioni: una riflessione finale
Oggi, la maggior parte delle relazioni manipolatorie nascono allo smartphone, o "grazie" alle applicazioni di incontri.
Dobbiamo renderci conto che, dietro al nostro bisogno di manipolare l’altra persona – cosa che porterà sempre alla fine di una relazione – c’è la paura di amare, a partire da un impegno graduale, espresso in modo naturale nel tempo, a partire dal proprio sentire (che poi si trasforma in sentimento, negli anni).
Prima di perdere l’amore via chat, lavora su di te con un percorso di Counseling da 10 incontri, per imparare l’arte delle relazioni. Non ha senso vedere come va, quando "è già partita male". Ha senso invece educarsi all’amore, migliorando il proprio modo di stare con gli altri.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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