L'essere umano ha sempre trovato nei simboli un mezzo potente per:
dare senso alla propria esistenza
curare le proprie ferite interiori, ricreando integrità
cercare connessioni con il divino e l'ignoto, fuori e dentro sé
Cos'è un simbolo
Il simbolo è uno strumento che rilega ciò che sta in alto, con ciò sta in basso (cielo e terra), ciò che è bene e ciò che è male (si pensi al simbolo del Tao).
In questa sua operazione religiosa (ovvero, l’operazione del rilegare due cose insieme) il simbolo raggiunge ampiezze che consentono all’essere umano di fare esperienze sacre, che non negano la contraddittorietà abissale della natura umana.
Unire gli opposti, per far esperienza della totalità
Il simbolo, nella vastità dei significati che racchiude, ci permette di contattare tutte le sfumature del nostro esistere, senza cadere nella contraddizione che esclude ombre e risorse.
Come diceva Jung in "Psicologia e alchimia": «(…) senza l’esperienza dei contrari non esiste esperienza della totalità, e dunque nemmeno possibilità di accesso interiore alle figure sacre. Per questo il cristianesimo insiste giustificatamente sulla peccaminosità e sul peccato originale, con l’intenzione manifesta di riaprire in ogni singolo, almeno all’esterno, l’abisso dell’antiteticità, del contrasto universale.»
Simbolo: il significato letturale
Il termine "simbolo" che deriva dall'unione del prefisso σύμ- (sym-), "insieme" con il verbo greco βάλλω (ballo) "getto". Tradotto in modo letterale: "mettere insieme", unire, armonizzare.
Va detto che, compito dei simboli contenuti in una lettura dei tarocchi, è proprio mettere insieme quelle parti della persona che hanno smesso di dialogare: ombra e luce, coscienza e inconscio.
Simboli, introspezione, e trasformazione
Per le religioni del mondo, nella magia e nell'alchimia, i simboli sono diventati strumenti di cura, introspezione e trasformazione.
Oggi, nel contesto moderno, i simboli continuano a essere rilevanti, ma il loro potere è oscurato da un’assenza di connessione con la parte sacra di sé. Simboli (e ritualità – aggiungerei) sono infatti due strumenti esclusi dalla società, che oggi asseconda piuttosto uno stile di vita troppo frettoloso.
Gli unici posti in cui poter conversare coi simboli, e bere il loro potere, sembrano essere i luoghi di culto e alcuni ambiti terapeutici.
Ogni giorno di simboli ne usiamo eccome! Ma non li riconosciamo. O arrivano tra le nostre mani svuotati dalla loro funzione sacra. Sono i numeri, gli emoticon, le lettere, e le parole.
Simboli: la religione e il potere del sacro
Nelle religioni di tutto il mondo, i simboli hanno sempre avuto un ruolo significativo e evocativo.
Croci, stelle, mandala incarnano il movimento di verità spirituali profonde, e sono punti di riferimento per la fede e la pratica religiosa, all’interno di una ritualità che ripara la mente dall’oblio dell’iper-ragione.
La croce cristiana non è solo un simbolo della fede. Rappresenta anche la redenzione e il riscatto di sé, il conforto e guarigione.
Parla anche di due vie che si incontrano:
l’asse del tempo (braccio orizzontale della croce)
si interseca con l’asse dell’essere (braccio verticale della croce)
l'incontro dei due assi genera un punto d’incontro centrale che è la nascita umana
I mandala buddhisti e induisti, con la loro complessa geometria, offrono un viaggio meditativo verso la realizzazione spirituale, promuovendo pace interiore, armonia, all’insegna di una geometria sacra che distende i meccanismi della mente.
I mandala, come tutti i simboli, si possono osservare, ma anche percorrere.
I simboli della magia e la richiesta dell'intervento arcano
Nella magia, i simboli assumono un significato altrettanto potente. Dobbiamo intendere però la sapiente magia di cui parlava l’illuminato Ficino.
Talismani, sigilli e rune sono stati usati dalla cultura popolare come strumenti per catalizzare intenti, nella materia. Il sigillo runico è simbolo dell'invocazione di un intervento arcano.
Il talismano diventa il simbolo di un intento, nella cultura popolare di ogni tempo.
La ritualità pagana, i simboli, e il pensiero magico primitivo
Questi simboli magici non solo rappresentavano concetti astratti, ma hanno svolto, nel tempo, una vera e propria funzione di contenimento delle paure e delle angosce dei popoli, attraverso una salda connessione con le radici più irrazionali dell’esistenza.
Un altro esempio di simbolo è il pentacolo, un simbolo associato alla protezione e all'equilibrio degli elementi, usato dai praticanti della magia, in tempi antichi, per creare spazi sacri e sicuri in cui sostare.
L'eliminazione dei simboli
Eliminando il pensiero magico primitivo (che nulla ha a che fare con le moderne cartomanti o fattucchiere dell’amore) l’essere umano ha perso anche quell’apparato visivo simbolico che gli era utile per approdare alla propria profondità, e alla propria totalità.
Come rimediare
In cambio, si è ritrovato flagellato da malattie psichiche, paure striscianti, e dolori senza nome. Tutto questo si può ancora sanare, a patto di ritornare nel territorio del simbolo, cosa che ad esempio avviene quando una persona decide di ricevere una lettura dei tarocchi – dove i simboli pullulano.
Simboli, alchimia e trasformazione spirituale
L'antico sistema esoterico dell’alchimia (che combina elementi di chimica, filosofia e spiritualità) è forse il campo in cui i simboli hanno raggiunto la massima espressione di complessità e significato.
Gli alchimisti utilizzavano simboli come l'Athanor (il forno alchemico) e il Lapis Philosophorum (la pietra filosofale) per descrivere processi di trasformazione sia materiali che spirituali.
L'opus alchemico, il processo di trasmutazione del piombo in oro, era visto non solo come una trasformazione fisica, ma anche come un percorso di purificazione e illuminazione dell'anima.
Tutte queste ricerche saranno poi raffinate dallo stesso Jung in "Psicologia e alchimia", dove lo psichiatra associa il processo alchemico all’individuazione di Sé.
I simboli nella terapia moderna
Oggi, il potere dei simboli sopravvive in pochi e rari ambiti terapeutici. La psicologia junghiana pone da sempre grande enfasi sui simboli e sugli archetipi, come strumenti per esplorare l'inconscio.
Jung, i simboli, e i tarocchi
Questa ricerca è in stretta relazione col mondo dei tarocchi dove, simboli e archetipi, sono veri e propri rimandi visivi capaci di esprimere le parti più inconsce della persona.
A Carl Gustav Jung si deve il concetto di "inconscio collettivo", un serbatoio di esperienze e immagini condivise dall'umanità, accessibile proprio attraverso i simboli.
Nei suoi metodi terapeutici, i simboli sono usati per facilitare la comprensione e la guarigione di traumi profondi.
Non è un caso che Jung fosse abituato a far disegnare ai pazienti i propri sogni, lavorare coi tarocchi e con l’I-Ching, colorare quotidianamente dei mandala personali.
La terapia con i simboli può ancora avvenire attraverso diverse modalità: l'arteterapia, la meditazione guidata, l'uso di mandala, la lettura del Tarot.
Simboli per ridurre l'ansia e tornare ad ascoltarsi
L'arteterapia, per esempio, permette alle persone di esprimere emozioni e pensieri inconsci attraverso la creazione di immagini simboliche.
La meditazione con mandala aiuta a concentrare la mente e a favorire uno stato di calma e introspezione, utile per ridurre stress e ansia. La lettura dei tarocchi ricrea una connessione con le immagini interiori, e le porta a galla, in tutta la loro forza.
Il potere dei simboli, oggi
Nel mondo moderno, spesso dominato dalla razionalità e dalla tecnologia, i simboli mantengono ancora il loro potere terapeutico e spirituale. Il punto è che le persone hanno smesso di usarli.
Essi rappresentano (e sempre rappresenteranno) una via per:
Riconnettersi con parti profonde di noi stessi
Trovare significato e scopo in un'esistenza complessa
Curarsi attraverso la forza delle immagini
I simboli ci offrono un linguaggio universale per esplorare l'inconscio, facilitare la guarigione, e promuovere la crescita personale.
Sono e restano un patrimonio prezioso dell'umanità, una testimonianza della nostra continua ricerca di significato e di connessione con il sacro.
Utilizzati nella religione, nella magia primitiva, nell'alchimia, nelle terapie moderne, i simboli continuano a guidarci, curarci, trasformarci, dimostrando che il loro potere è senza tempo, e universale. Anche adesso puoi provare la forza dei simboli su di te, attraverso la lettura dei tarocchi.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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