Tarocchi e sincronicità. Parliamone, a partire dalle domande che di solito mi fanno le persone.
Tarocchi e sincronicità: vanno di pari passo
"Giulia com'è possibile che pescando tre carte tu capisci cosa io sto vivendo?".
Innanzitutto la lettura dei tarocchi non equivale alla sola pesca di tre carte. Può essere ben più lunga e articolata. Ma ho colto la domanda latente. La formulo quindi in modo chiaro.
"Secondo quale principio funziona la lettura dei tarocchi?". La sincronicità è il principio che regola e governa la lettura.
Il principio della sincronicità
Il principio della sincronicità rende possibile il fatto che, prima in tre carte, e poi in molti più arcani, sia rappresentato il passaggio di vita contenente la sfida del consultante.
Tarocchi: il meccanismo che governa la lettura
Per capire il concetto di sincronicità non basta leggere questo post. Dovresti addentrarti in tutto il corpus di studi di Carl Gustav Jung.
Il principio della sincronicità (vale la pena esser precisi) è la risposta a tante domande simili tra loro:
cosa rende la lettura attendibile, affidabile, e corrispondente al vero?
perché possiamo dire che gli arcani che compongono la lettura sono quelli giusti per la persona?
perché quegli arcani, quindi, contengono la risposta che la persona va cercando?
Il perché è sempre la sincronicità, con i suoi nessi acausali.
Sincronicità: la definizione
Do la definizione di sincronicità citando le parole esatte di Jung:
"Sincronicità significa […] la simultaneità di un certo stato psichico con uno o più eventi esterni che paiono paralleli significativi alla condizione momentaneamente soggettiva e anche viceversa."
Analizziamo la frase: c’è una simultaneità tra un certo stato psichico e certi eventi esterni significativi, connessi alla condizione soggettiva della persona. Fermiamoci.
Qual è l’evento significativo, nel momento della lettura dei tarocchi? La lettura stessa.
Tarocchi ed eventi significativi
L’evento significativo è la contingenza (la lettura dei tarocchi) perché in questo tempo due persone si incontrano con la volontà di chiarire fatti ed emozioni. Più significativo di così!
Acciuffate le prime tre carte, che andranno a comporre la lettura, mi prendo la responsabilità di chiedere delle conferme al/la consultante in base agli arcani che vedo.
E qui iniziano a palesarsi delle corrispondenze tra gli arcani e ciò che vive la persona. In un pirmo momento, queste corrispondenze sono solo quelle consce. Poi, affiorano anche aspetti dell'inconscio.
Sono "corrispondenze" perché le cose che leggo negli arcani e che sottopongo al/la consultante vengono confermate passo a passo dalla persona stessa.
La lettura dei tarocchi non si basa sul caso o sul caos
Ecco quindi avverarsi la sincronicità di cui parla Jung. Ripetiamola. È: "[…] la simultaneità di un certo stato psichico" e di "eventi esterni che paiono paralleli significativi alla condizione momentaneamente soggettiva".
Eventi sincronici: sono significativi e validi
La sincronicità unisce fatti, luoghi e circostanze che hanno senso per l’inconscio. Tutto questo non è comprensibile alla mente conscia. Siamo infatti chiamati ad andare oltre il principio causa-effetto, per cui a un’azione corrisponde una relativa conseguenza.
La nostra vita non si basa solo sul principio di causa ed effetto. Esiste anche il principio dei nessi acausali.
Oltre al principio causa-effetto, le cose ci corrispondono in modo significativo e pertinente perché si basano sul principio dei nessi acausali, la sincronicità. Ha altrettanta voce in capitolo nella nostra vita.
Nessi acausali: corrispondenze significative per la persona
La sincronicità coesiste al principio causa-effetto. Ed è come una corrente che porta a noi esperienze che combaciano con chi siamo, con ciò che sentiamo.
Il principio causa-effetto è più facile da intendere. Perché è logico, e non richiede alcun tipo di sforzo mentale. La sincronicità, che si basa su corrispondenze significative o simultaneità significative (stato d’animo del consultante/arcani) ci richiede uno sforzo di comprensione.
Capire la sincronicità: non esiste solo il principio causa-effetto
Per capire la sincronicità dobbiamo ammettere che non tutta la vita si basa sul principio causa-effetto.
Per capire che esistono dei nessi acausali dobbiamo contemplare che la vita si esprime apparentemente in modo illogico ma puntuale (esempio: penso a quella persona e in quel momento preciso lei mi scrive).
Perché non diamo valore alla sincronicità?
Tendiamo a dare più valore al principio causa-effetto. Perché viviamo in un'epoca che ha rimosso il potere dei simboli, e ha privilegiato un razionalismo drastico che fa a fette la parte più impalpabile della nostra natura umana.
Tendiamo a non credere alla sincronicità perché siamo dissociati. Siamo cioè separati dalla parte più inconscia della vita. Tra l'altro: fare una lettura dei tarocchi aiuta a tornare integri interiormente.
Siamo spezzati in due nel profondo – aspetto, questo, che sempre ci accompagna. Mi fermo qui, per una buona integrazione del tema, che va di certo affrontato a piccole cosi.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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