Tarocchi e rassicurazioni non vanno d’accordo, quando parliamo di lettura professionale.
Ti racconto questa.
Tarocchi: a chi mi chiede rassicurazioni
L’altro giorno mi scrive una ragazza, e mi dice: "io vorrei tanto sapere se la nuova relazione in cui mi trovo è veramente quella giusta per me. Però, capisci, posso fare la lettura dei tarocchi solo se ricevo delle rassicurazioni. Io ho bisogno di conferme."
Allora non farla.
È davvero difficile, per me, fare una consulenza con persone che pretendono certezze. Preferisco disincentivarle, e dire loro di non fare la lettura dei tarocchi con me. Perché vogliono garanzie che io non posso dare.
Rassicurazioni: se le vuoi, vai dalla cartomante!
Credo che dovresti fare una lettura dei tarocchi per vedere qual è la cosa che non vedi, in una determinata circostanza. Osando avere coraggio.
La lettura dei tarocchi serve a darti quella consapevolezza che ti manca, e non si può volere una rassicurazione, se si è davvero animati dal desiderio di ottenere chiarezza.
L’atteggiamento giusto, per ricevere una lettura dei tarocchi è quello di apertura. Elimina preconcetti e aspettative.
Se vuoi davvero ottenere chiarezza, infatti, non puoi pretendere delle rassicurazioni… prima ancora di fare la lettura dei tarocchi. Cosa ci vieni a fare, da me, con questo atteggiamento?
Lettura dei tarocchi: non farla se ragioni così
Molte persone passano dalla cartomanzia alla tarologia perché capiscono che la cartomanzia è manipolatoria nei confronti della persona. Non dice la verità, depista, e illude.
Ora: chi lascia la cartomanzia perché dice di essere stanco di tutto questo, non può poi approdare alla mia lettura tarologica come se fosse ancora in relazione alla cartomante.
Tarocchi: se passi dalla cartomanzia alla tarologia
Fino all’altro giorno hai chiamato la cartomante, e ti sei reso o resa conto che è pura truffa. Oggi decidi di prenotare una consulenza con me: come ti comporti?
In molti pensano di essere ancora in relazione alla cartomante. Quindi: ecco che fanno domande impossibili, ecco che avanzano richiestre assurde, e il desiderio di rassicurazioni.
"Vedi che lui torna?", "Sai dirmi se riuscirò a riavere questa relazione come prima?". Non funziona così. Nel passaggio dalla cartomanzia alla tarologia deve cambiare anche il tuo atteggiamento.
Tarocchi: come prepararsi alla lettura
La prima cosa è fare il punto della situazione:
Ho veramente chiuso con la cartomante?
Con quale atteggiamento sto per affrontare questa lettura dei tarocchi?
Mi aspetto che Giulia mi dia rassicurazioni e garanzie?
Tratterò la tarologa come fosse una cartomante, o mi lascerò codurre a un nuovo modo di fare la lettura dei tarocchi?
Queste sono domande chiave che permettono alle persone che arrivano dalla cartomanzia di prepararsi alla tarologia.
Tarocchi: “non ho mai fatto una lettura”
In questo caso è più semplice, prepararsi alla mia lettura dei tarocchi. Perché non sei vittima di tutte quelle storture che causa la cartomanzia.
Ma serve tener presenti questi aspetti, per prepararti in modo ottimale:
Ricorda sempre che la lettura dei tarocchi è per te, e non può indagare le vite degli altri
Non riceverai sentenze, ma ti guiderò in un viaggio di consapevolezza che farà chiarezza sulla situazione che vivi e non comprendi
Non focalizzarti sulla paura di un esito negativo o di un esito positivo. È un po’ come quando si va dal dentista o a fare un chek-up: ci si prende cura di quello che c’è. E, in tal senso, la lettura è sempre un grande momento di arricchimento personale
Infine ti consiglio di leggere tre articoli, che ti aiuteranno a capire cosa aspettarti dalla lettura:
Se hai dubbi evita di prenotare frettolosamente.
Piuttosto, scrivimi via mail per farmi quelle domande che chiariranno ogni tuo dubbio.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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