Relazioni tossiche: affrontale con il Counseling
Aggiornamento: 25 mar

Il Counseling è una relazione d’aiuto estremamente versatile. Oggi vorrei parlarti di come utilizzare un percorso di Counseling a tuo vantaggio, se pensi di essere coinvolta/o in una relazione tossica.
Cos’è una relazione tossica
Prima di tutto, però, partiamo col definire una relazione tossica. Cos’è? E come la puoi identificare? Vorrei spiegartelo senza ricorrere a definizioni da manuale. E facendo anche una premessa.
La premessa.
Per tanti anni ho lavorato nei centri antiviolenza, proprio per aiutare donne vittime di relazioni disfunzionali. Ora. Va detto che non sono solo le donne, ad incappare in una relazione tossica.
Infatti anche gli uomini sono spesso vittime di una compagna manipolatrice e con atteggiamenti ricattatori. Quindi occhio a non credere che ci sia un genere immune dal problema. ll tema è trasversale.
Altro aspetto fondamentale: la violenza.
Una relazione tossica è, entro diversi gradi, violenta. La violenza passa per i ricatti, le minacce di abbandono. Ma la violenza è praticata anche attraverso il dispensare un alto grado di incertezza.
Questi stili relazionali (appunto, tossici) hanno implicazioni altissime, per chi li subisce, come anche per chi li agisce. Conducono ad uno stato di grande confusione e instabilità. Esse stesse altre due forme di violenza silente.
Sai, i maltrattamenti sono spesso istrionici. Si camuffano agilmente in un evitamento procrastinato, o possono palesarsi attraverso parole ciniche e sprezzanti. La relazione tossica è imbevuta di questa inafferrabile e sottile forma di abuso.
I comportamenti di un compagno o di una compagna “tossica”
Se temi di essere coinvolt* in una relazione tossica, ma non ne hai la certezza, è tempo di toglierti il dubbio. Ecco, a proposito.
“Dubbio” è la parola chiave di ogni relazione tossica. La persona è sfuggente, fa promesse che non mantiene. Sparisce per giorni, se non addirittura settimane, e lascia in balia di mille ambiguità. Per poi tornare.
Quando avanzi delle richieste, il partner o la partner si mantiene nella vaghezza, e non ti consente di sentirti al sicuro all’interno della relazione.
Ora, se è vero che un po’ di insicurezza c’è sempre, all’interno di una coppia, è anche vero che – nella relazione tossica – questa insicurezza è l’essenza stessa della relazione.

Hai un compagno o una compagna che entra ed esce dalla tua vita, regalandoti il massimo dell’instabilità, e abusando della tua disponibilità? È certo: sei in una relazione tossica.
Ed è tempo di imparare ad uscirne, prima che sia troppo tardi. Oppure preferisci sacrificare i tuoi anni per chi sciupa il tuo tempo e le tue risorse?
Il percorso di Counseling, per riconoscere ciò che è
Il primo obiettivo di un percorso di Counseling è quello di condurre con dolcezza la persona a comprendere la vera natura della relazione.
Il 90% delle persone che vive una relazione di questo tipo, infatti, pensa di poter cambiare il partner, attraverso una serie di tattiche ed espedienti che, no, non possono funzionare.
Non ci sono vie per cui portare il partner o la partner ad essere più amorevole. E, questo primo passaggio, è quello più difficile da compiere.
La relazione d’aiuto ha il compito di fornire risposte razionali di fronte all’atteggiamento manipolatorio del compagno, così da permettere alla persona di uscire lentamente dalle false speranze che nutre.
Entrare in una fase di risoluzione, attraverso un percorso di aiuto
Affinché la persona coinvolta in una relazione tossica possa davvero uscirne, è essenziale che essa stessa senta il desiderio di un cambio di vita. Non è possibile uscire da una relazione disfunzionale se:
· Il/la cliente pensa ancora di poter gestire il proprio partner
· Non si riesce a praticare un periodo di no-contact (inserisci link)
· Non si desidera davvero questo cambiamento
Durante il percorso è fondamentale accettare di rimettere in discussione il compagno o la compagna, riconducendo però a sé stess* il lavoro di trasformazione da compiere.
Si arriva al centro del percorso quando il/la cliente intuisce che, il tema, in realtà, non va affrontato attraverso l’altro da sé, ma in prima persona. Nello specifico: qual è il modello relazionale che, interiorizzato, ha favorito l’arrivo di una relazione deleteria per sé?

La ripetizione dello schema: una presa di coscienza
Un aspetto fondamentale per iniziare a cambiare sguardo sulla relazione che non è sana (e che non potrà mai esserlo) è la presa di coscienza di uno schema che si ripete. È la prima volta che il/la cliente si trova coinvolt* in un rapporto prosciugante e destabilizzante?
È importante rintracciare l’eventuale ripetizione dello schema relazionale disfunzionale, così che la vittima di una relazione non sana possa cogliere un aspetto niente affatto secondario. Il ripetersi dello schema è infatti il segnale per eccellenza che, la matrice del “problema”, non è negli altri, ma è nel/la cliente stessa.
Cosa fare, se pensi di essere coinvolta in una relazione che potrebbe esaurire le tue energie, e anche la stima di te? Chiedi aiuto.
E impara ad intervenire anche quando non vorresti che la relazione smettesse di esistere. Perché ogni giorno che passi a stretto contatto con una persona tossica, è un mese di lavoro da compiere per andare a ricostruire la tua identità.
Inizia un percorso di Counseling
Vivi una relazione tossica? Scoprilo con la lettura di tarocchi.