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Mentorship talenti: io e te

Aggiornamento: 23 apr


Giulia Scandolara Mentorship talenti

Parliamo di Mentorship. Ecco cosa devi sapere, se hai appena deciso di lavorare sul tuo talento, con me.


Mentorship talenti: non è per tutti

La disciplina è una buona regola che governa tutto il percorso di Mentorship. Ma andiamo per gradi. Ti spiego come lavoro e cosa aspettarti. Ora da me, ora dalla consulenza.


Mentorship: è solo per chi fa sul serio

La Mentorship talenti è un tutoraggio strategico pensato per due tipi di persone:

  • clienti che vogliono strutturare la propria professionalità attraverso un progetto

  • clienti che hanno bisogno di rivedere un business già avviato, e che non sta funzionando

Scegli il percorso o la singola consulenza

Definisco "la Mentorship" il percorso da 6 incontri, un ciclo di consulenze da 1 ora in cui si lavora per mettere a terra un obiettivo concordato.


So che vuoi testare la consulenza. Per questo ho creato anche Mentorship da 1 ora. Ti aiuta a capire se mi vuoi con te, come compagna di viaggio.


Mentorship: 1 ora per vedere come lavori con me

Puoi provare una consulenza da 1 ora e vedere cosa succede nella singola Mentorship. Però, te lo dico: io amo seguire le persone nel tempo. Ti spiego anche perché.


La consulenza da 1 ora – giusto per smarcare questo aspetto – esiste perché tu possa fare un passo nel mio modo di lavorare. E serve per comprendere se sono la professionista adatta a te. Ma dovrebbe essere solo un test per capire se vuoi fare sul serio con il tuo talento e intraprendere un percorso insieme.


Giulia Scandolara Mentorship talenti

Mentorship talenti: un percorso lento per andare lontano

Se è vero che i clienti hanno esigenze, beh, sappi che anche i professionisti veri hanno delle necessità. Io voglio lavorare con persone che si prendono un impegno. Ora con sé stesse, ora con me.


Il mio impegno dipende dal tuo impegno

Impegno uguale pacchetto da 6 consulenze. Niente di meno. Per una professionista che ama i risultati non c’è nulla di più frustrante del lavorare per persone che non prendono sul serio – in questo caso – il tema del proprio talento.


Io do il massimo, sprono i miei clienti a raggiungere gli obiettivi per cui lavoriamo insieme. Ma per andare da qualche parte, l'impegno minimo è il percorso da 6 incontri.

Non do un rene per chi non prende un impegno serio. Perché credo, come cantava Mannarino, che "non c’è cosa peggiore del talento sprecato". Val per il tuo talento. Ma vale anche per il mio.


Giulia Scandolara Mentorship talenti

Mentorship e comunicazione tra pari

Oggi le persone non sanno comunicare in modo sostenibile, mentre sono alle prese con un inizio creativo. Le pretese nei confronti dei professionisti sono altissime. E sembra che un'equa relazione professionista/cliente sia secondaria. Invece questa relazione è tutto, per la buona riuscita del percorso.


Non lavoro con persone che mi trattano male, mi subissano di mail, mandano audio eterni e, in buona sostanza, mi chiedono un rene pretendendo di lavorare via chat o via mail.

Io do il mio impegno, do il massimo. Do anche un rene – metaforicamente parlando – ma in modo strategico, e nell'ora di consulenza.


La Mentorship è un viaggio basato sulla reciprocità

Più c'è rispetto e affiatamento tra noi due, più lavoreremo allineati, ottenendo risultati determinanti per la tua realizzazione creativa. Più penserai che io sia un "galoppino al tuo servizio" e meno la Mentorship funzionerà.


Il cliente ci mette i soldi? Vero. Io ci metto tutta me stessa, come se il progetto del cliente fosse il mio stesso progetto creativo. Perché lo è.

Giulia Scandolara Mentorship talenti

Mentorship talenti: il percorso da 6 incontri

Abbiamo 6 consulenze da 1 ora. Nella prima Mentorship stabiliamo un obiettivo possibile e raggiungibile entro 6 incontri. Dopo ogni ora di consulenza, la cliente o il cliente ricevono sempre un report che sintetizza quanto ci si è detti in consulenza, e non solo.


Il report, dopo ogni ora di Mentorship

Spesso, nel report includo esercizi da fare. Se ci sono dei compiti da consegnare (come ad esempio scrivere i primi testi del proprio brand) c’è anche una data di consegna (da rispettare).


Tutte le difficoltà vengono sempre discusse in consulenza. E la persona è sempre affiancata, o accompagnata a imparare cose nuove (come montare un video, come scrivere per i social, come fare buone fotografie, come comunicare un servizio).


Lavorare bene fa parte del successo della Mentorship

Nel percorso non prevedo miliardi di mail con infinite domande che aprono triliardi di parentesi su cento mila temi sparsi nello spazio-tempo. Sarebbe un po’ dispersivo...


Nella Mentorship non è il cliente che decide come io debba lavorare. Perché affidarsi a me, altrimenti? Una buona regola è: lasciarsi condurre.

Giulia Scandolara Mentorship talenti

Mentorship talenti: è soprattutto una relazione a due

La Mentorship è una danza a due. Io devo ascoltare tutte le tue esigenze, le tue paure, le tue domande. Ma se stessi sempre ad assecondarti non andremmo da nessuna parte.

Sono io che ti oriento.


Se sai già che farai di testa tua, non asseconderai quello che ti dico: non-iniziare-nemmeno.

Sono dura e categorica. Perché ho il compito di non sprecare il mio talento con persone che non posso aiutare. Esorterò anche te a fare altrettanto. Decidi se faccio per te. E poi fidati, però.


Il viaggio a due: scelta e rispetto

Scelgo i miei clienti. Non lavoro per tutti. Tendo a dirlo subito, se non posso aiutare una persona che – lo so già – non mi rispetterà.


Da me non esiste il "pago/pretendo". Preferisco lavorare meno evitando di perdere tempo con creativi che si credono geniali e non sanno rispettare: me, le scadenze, una logica progettuale, il mio impegno, il tempo necessario alla realizzazione di qualunque cosa. In questo atteggiamento non vi è nulla di geniale, ma solo arroganza.


Se mi devi far lavorare male: non ho bisogno di te. La Mentorship è il mio servizio di punta, quello che più amo fare. Sostengo le persone nel proprio inizio. Voglio lavorare a regola d'arte.

Sono responsabile del tuo inizio creativo

Questo richiede tanto impegno. Un impegno e una responsabilità che nemmeno ti immagini. Il tuo inizio, che tu lo voglia o meno, dipende quasi totalmente dall’intesa che avrai con chi ti accompagnerà.


Chi pensa al successo e pensa di usare i professionisti come mezzi (da scaricare a piacimento) e non come a compagni di viaggio indispensabili, ecco, non può andare d’accordo con me.


La giro su di te: lavoreresti per qualcuno che sciupa le tue risorse, ti tratta male, e non ti dà la giusta considerazione?

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Mentorship talenti: una consulenza terribilmente umana

Non è possibile fare un viaggio nel proprio talento senza prendersi veramente un impegno con sé. In questa sfida, dove la persona è alle prese con il proprio inzio creativo, la scelta del professionista non è marginale.


Il talento, il progetto, il cliente, il professionista: hanno la stessa importanza. Non è possibile considerare il professionista come una marionetta.

Il professionista orchestra, orienta. Ed è questo dettaglio, a far funzionare o meno una Mentorship. Se non ti interessa altro che il tuo obiettivo, e non hai intenzione di creare un accordo empatico, una relazione umana con chi ti orienta, la Mentorship non fa per te.


Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor






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