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Tarocchi: il primo mazzo

Aggiornamento: 8 apr


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online, tarologa

I tarocchi sono nati in Italia nel XV secolo. No, non è vero. Ma noi abbiamo bisogno di un punto di partenza per capire la storia dei tarocchi. E allora partiamo da qui: da una datazione sbagliata. E da un nome sbagliato (tarocchi).


Tarocchi: andiamo alle origini

Iniziamo il viaggio alla ricerca delle origini del Tarot (libro sacro) a partire dal mazzo Visconti-Sforza, e da un matrimonio: quello tra Francesco Sforza e Bianca Visconti. Il mazzo di tarocchi Visconti-Sforza, erroneamente definito ‘esclusivamente da gioco’ risale molto probabilmente alla prima metà del 1400.


Tarocchi: una storia di sopravvivenze

Anche Wikipedia definisce questo mazzo come il punto di origine dei tarocchi. Ma, sempre più ricercatori stanno dimostrando che il Tarot ha origine ben più antiche. Non è un mazzo del XV secolo.


Alcune icone o carte del mazzo Visconti- Sforza


I tarocchi e Bonifacio Bembo

Siamo all’incirca nel 1445, infatti, quando molto presumibilmente il pittore e miniatore Bonifacio Bembo (secondo lo storico dell’arte Roberto Longhi) disegna queste lame (o icone, o carte) che hanno l’obiettivo di onorare il matrimonio tra Francesco e Bianca (25 ottobre 1441).


Forse, presumibilmente: abbiamo già capito che si tratta di una storia mica male incasinata, e che ha interessato moltissimi studiosi di tutto il mondo.


Tarocchi: dove si trova il mazzo Visconti-Sforza

Il mazzo Visconti-Sforza più completo, inizialmente composto da 78 carte tra minori e maggiori è visibile in due posti:

Altre 13 appartengono alla collezione privata Colleoni. All’appello mancano diverse icone, fra cui gli arcani de Il Diavolo e la Torre. Sulla scomparsa di questi due arcani se n’è detto di ogni. E la storia si è spesso mischiata al 'mistero'. Andiamo però a svelare qualche arcano.


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online, tarologa

Tarocchi. la vera origine

Il mazzo non ha origini italiane, e non è del tutto un gioco. Uh-la-la: è francese! Et son nom est Le Tarot. Francese è infatti il mazzo dalla storia più antica in assoluto: il mazzo dei Tarocchi di Marsiglia, che nasce e si sviluppa in Francia ma ha antenati in Egitto, nel mondo arabo malelucco, e anche in Cina.


Il Tarot è il termine giusto per definire ciò che a noi si presenta come un mazzo. Il termine ‘Il tarot’ è sempre usato al singolare, e indica l’insieme delle 78 carte, che non diventano per magia (quale?) ‘i tarot’. No.


La singola carta può essere chiamata:

  • icona

  • lama

  • arcano

  • onore (se è un arcano minore numerale – da 1 a 10)

  • trionfo (se è un arcano minore con figura – fante, regina, re, cavaliere)

Ma il punto non è il Tarot come mazzo, bensì come veicolo contenente un sapere: un linguaggio simbolico che parla dell’origine della vita e del nostro cammino archetipico in questa vita.


Tarocchi: il mazzo veicola un sapere antico

È un linguaggio pittografico che affonda le sue radici anche nell’antico Egitto.

Si grazie: ma come ci arriva il Tarot in Italia? Si pensa (ri-eccoci) che siano stati i rapporti con la Francia, a portare nel Ducato di Milano il gioco del Tarot, che tanto gioco non era. O meglio…


Lo ritroviamo sì come gioco al pagina (secondo il ‘Glossarium Domo du cange’) nell’abbazzia di San Vittore, dove peraltro venne proibito ai monaci.


Tarocchi: i simboli antichi di cui sono portatori gli arcani

Ma non dobbiamo nemmeno fermarci alla Francia per capire tutto del nostro (detto ‘alla cafona’) mazzo di tarocchi. Per ora ci basti considerare che 'il mazzo' è figlio di un lungo pellegrinaggio per il mondo.


Si tratta di un viaggio che ha forse come principio anche l'antica Cina, il mondo arabo, l'Egitto, e poi sì, anche l'Europa. Il punto, però, è anche ricordare che, mazzi come quello dei Visconti-Sforza sono sopravvivenze, perché oggetto appartenente a una nobile famiglia. Possiamo fondare la storia dei tarocchi sulle sopravvivenze, considerando anche i roghi delle vanità del Savonarola?


Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor




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