Oggi andiamo a conoscere da più vicino il mazzo dei tarocchi. Il mazzo si compone di 78 arcani: 22 maggiori e 56 minori.
Devi però sapere che il mondo dei tarocchi non si esprime solo attraverso il mazzo. Le altre componenti del mio lavoro di tarologa sono:
Il codice deontologico della mia professione
La competenza dell’ascolto che deve avere una tarologa
Quindi possiamo dire che la conoscenza dei tarocchi e di questo mondo va oltre il mazzo stesso. Ma andiamo a conoscere il mazzo.
Tarocchi: i 22 arcani maggiori
I 22 arcani maggiori rappresentano il punto di partenza per iniziare a prendere confidenza con il tarot.
Ah! Ma si dice tarocchi o tarot? Per abitudine li chiamiamo tarocchi, andando a italianizzare il termine originariamente francese, tarot (si pronuncia tarò).
Sarebbe meglio usare il termine tarot perché restituisce il senso unitario del mazzo. Ma è possibile continuare a usare la traduzione in italiano, che è di più facile comprensione.
Le Mat e il suo viaggio
Guardiamo i 22 arcani maggiori nella loro totalità. Abbiamo un pellegrino (Le Mat) che è fuori dallo schema. E abbiamo, appunto, uno schema (il diagramma 3x7) che sintetizza il cammino di vita di ciascuno di noi.
I 21 arcani maggiori che compongono lo schema 3x7 sintetizzano infatti un cammino archetipico (cioè comune a tutti) che si esprime entro 3 gradi:
fila terrestre: dal bateleur (il prestigiatore) a Le Chariot (il carro)
file del servizio: dalla giustizia alla temperanza
fila celeste: da Le Diable (il diavolo) al mondo
Ogni fila rappresenta un passaggio di vita. Ed è certo: tutti attraverseremo i tre stadi pellegrinando, passando di arcano in arcano, per raggiungere la nostra anima (o esprimere la nostra essenza) e illuminarci interiormente.
Il mondo degli arcani maggiori
Il mondo degli arcani maggiori contiene prove terrestri e prove celesti. E questa è la loro caratteristica principale, il fattore che li distingue dagli arcani minori.
Attraversando i 22 arcani maggiori siamo a chiamati a raggiungere traguardi terreni che sono anche spirituali. Realizzare il proprio successo, in questo diagramma, non significa altro che celebrare la vita elevandosi grazie ai propri talenti, ad esempio.
In viaggio, dentro a un cammino di crescita
Ma il viaggio non si esaurisce qui. E la ricerca della nostra parte più profonda e antica richiede di prendere dimestichezza con le leggi della vita e con l’aiuto agli altri. Sono queste le grandi prove centrali rappresentate sia dalla fila del servizio (quella mediana) che dalla fila celeste.
Se nella fila mediana impariamo soprattutto a domare la personalità, nella fila celeste entriamo pienamente nel servizio verso gli altri. Questo cammino di servizio è il vero senso (inteso come direzione) della vita. Ed è tutto ciò che ci garantisce davvero una crescita personale.
Tarocchi: gli arcani minori
Gli arcani minori vengono spesso sottovalutati proprio per via dell’aggettivo ‘minori’. Guai a chi li mette in secondo piano, e li reputa meno importanti degli arcani maggiori. Chiariamo questo aspetto.
Si definiscono minori quegli arcani che esprimono il mondo della materia nella sua complessità, e il mondo dell'uomo comune.
Si definiscono maggiori quegli arcani che comprendono anche gli aspetti celesti e più evoluti della vita. E che quindi hanno a che vedere con la spiritualità, e non solo con la materialità.
Aggiungo che i minori sono determinanti, in sede di lettura. Perché permettono di definire il senso quotidiano degli arcani maggiori. Quindi aiutano a decodificare il viaggio celeste che si palesa attraverso la nostra ruotine, e tutte le sue sfide.
Arcani minori: i 4 semi
I 56 arcani minori si dividono a loro volta in 4 semi. E questi semi rappresentano tutto ciò che compone la nostra vita quotidiana:
Ori: rappresentano la terra, il denaro e il corpo fisico
Coppe: rappresentano l’acqua, le emozioni e il servizio
Bastoni: rappresentano il fuoco, l’energia, la sessualità e il lavoro
Spade: rappresentano l’aria, i pensieri, l’intelletto, l’informatica e la politica
I minori: viaggio dell'uomo comune
Tutti e 4 i semi ci parlano della persona e del mondo comune. Mentre invece Le Mat, che intraprende il cammino dei maggiori, rappresenta un discepolo – pellegrina o pellegrino – che inizia ad andare oltre il mondo comune per conoscere quello celeste.
La tarologia non è solo nel mazzo dei tarocchi
Essere una tarologa è soprattutto una questione di connessione. Sono connessa con la dimensione dell’ascolto, il servizio e l’aiuto all’altro.
Tutti possono essere attratti dai tarocchi. Ma la discriminante è: chi è che aiuta davvero le persone attraverso i tarocchi?
Tarocchi: tra Storia e Aiuto
La tarologia è una chiamata al servizio attraverso i tarocchi, ma è soprattutto la persona (il suo sguardo, la sua pulizia) a rendere il mazzo potente e utile agli altri.
C’è chi si perde nella fascinazione dello strumento. C’è chi diventa quasi un feticista storico, e va a caccia dei continui rimandi che il tarot ha lasciato nel tempo. Certo, il viaggio è anche lì.
Ma la destinazione finale per cui sono pensati i tarocchi è l’aiuto. E l’aiuto parte dalla conoscenza del mazzo, ma non resta lì. Attraverso etica, rispetto e attenzione, la lettura dei tarocchi diventa fonte di supporto e orientamento per le anime in viaggio, le persone.
Tarocchi: perché si leggono
Il focus dei tarocchi sono le persone, il loro cammino di vita e il buon superamento delle sfide quotidiane. La lettura, quindi, va oltre al feticismo dell’oggetto. Qui è dove si ferma la cartomanzia, con il suo fare divinatorio e il suo chiedere "vediamo cosa dicono le carte".
Il punto non è mai, invece, cosa dicono le carte. Vediamo (riformulerei io) quanto riusciamo ad andare in profondità, vedendo e capendo cosa vivi. Vediamo anche cosa serve fare per andare oltre gli ostacoli.
Il senso dei tarocchi non sta nel fascino dei simboli. Ma nell’uso dei simboli a favore dell'aiuto agli altri.
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